Cappotto termico interno per ristrutturare casa? La guida per sceglierlo!

Se avete intenzione di ristrutturare casa, l’idea di installare un cappotto termico interno è sicuramente un investimento giusto. In un unico intervento, si migliora la classe energetica della casa ed il comfort abitativo, allontanando muffe e umidità.

In più, si consideri che le spese di ristrutturazione finalizzate al miglioramento della classe energetica di un edificio possono ottenere dei particolari sgravi fiscali.

Esistono due tipi di cappotto termico: il primo e più costoso è quello esterno che, grazie alle sue caratteristiche, riveste e isola la casa in ogni sua parte. Tale intervento è molto efficace.

Il secondo tipo, invece, è  il cappotto termico interno. Si tratta di una soluzione più economica rispetto alla coibentazione esterna e si installa all’interno della casa. E’ questa particolare soluzione, che desideriamo approfondire insieme a voi.

Quando scegliere un cappotto termico interno?

Il cappotto termico interno è utile per garantire, non solo l’isolamento termico, ma anche quello acustico. Proprio perché è installato dentro l’abitazione, si presta a rivestire anche un’unica stanza o unica parete. Va da sé che è la soluzione ideale per coibentare le abitazioni per le quali non è possibile intervenire all’esterno (si pensi ai vincoli condominiali per un appartamento).

Come scegliere il materiale del cappotto termico interno?

E’ indispensabile prestare particolare attenzione alle caratteristiche del materiale scelto.

Il cappotto termico interno viene realizzato con materiali termoisolanti, che possono essere:

  • isolante termico naturale
  • isolante termico artificiale
  • isolanti termici minerali

In linea di massima, i migliori materiali per il cappotto interno di casa non sono sintetici. Questo perché garantiscono la non-tossicità.

Fondamentale, inoltre, è mettere un corretto freno a vapore tra la parete oggetto dell’intervento e la parete a fianco che si è deciso di non coibentare. Questo accorgimento evita problemi futuri di condensa e muffa in casa. Un’alternativa all’inserimento di un freno al vapore, si può scegliere un sistema per isolamento termico di materiale adeguato.

Lo staff Allecta, per il cappotto termico dei suo clienti, propone un pannello minerale innovativo. In breve, descriviamo le caratteristiche di B-ISOLA:

  • esente da fibre sintetiche e quindi non tossico
  • riduce la formazione di muffe (PH=9.5) ed elevata permebilità al vapore
  • non infiammabile
  • leggero
  • isolante
  • riciclabile
  • materie prime ecologiche e produzione a basso impatto ambientale, consigliato per bioedilizia
  • ecologico ma anche salubre in quanto ha emissioni quasi nulle di VOC, sostanze radioattive e cancerogene, come attesta il prestigioso istituto tedesco IBR Institut Fur Baubiologie Rosenheim GmbH
  • possibilità di scelta tra vari spessori, a seconda del risultato che è necessario ottenere per la tua abitazione: 5 – 6 – 8 – 10 cm

 

E’ necessario sostituire i vecchi serramenti?

In genere conviene cambiare anche i serramenti! Una parete con il cappotto ha bassi valori di trasmittanza. E’ quindi necessario avere dei serramenti adeguati, che non creino il ponte termico, responsabile della creazione di umidità e muffa.

Si può usufruire della detrazione fiscale del 65%?

Il cappotto termico interno è uno di quegli interventi la cui spesa può essere fiscalmente detratta del 65% in 10 anni.

Come installare un cappotto termico interno?

  1. Prima di tutto, per un risultato duraturo nel tempo, suggeriamo di rivolgervi a professionisti, scegliendo un architetto specializzato in efficienza energetica.
  2. Affidatevi ad un’azienda in grado di seguire le operazioni burocratiche e la preparazione delle documentazioni per accedere agli ecobonus e agevolazioni fiscali per ristrutturazione.

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