Isolamento termico

Isolamento termico del SOTTOTETTO

AVRAI PIU’ FRESCO D’ESTATE -3°C,
PIU’ CALDO D’INVERNO +3°C
E RISPARMI SULLE SPESE DI GAS E LUCE

Perché iniziare dal tetto

Molte abitazioni italiane sono costruite con un sottotetto chiuso, non praticabile e spesso inaccessibile, hanno cioè un soffitto piano sopra al quale è stato costruito il tetto con due o più falde pendenti, quelle ricoperte con i coppi o le tegole.
A questo spazio chiuso qualcuno accede attraverso una botola interna o un lucernario esterno, ma per molti rimane totalmente chiuso, non praticabile, precludendo la possibilità di utilizzarlo. E’ proprio qui che la posa di uno strato consistente di isolante dà i suoi benefici maggiori in quanto il calore, che d’inverno tende ad uscire dalla casa a causa di una temperatura esterna minore, se fermato il più vicino possibile alla superficie calda del soffitto, da un rendimento più alto evitando di tenere riscaldato quel volume morto che nessuno usa. Se invece mettessimo lo strato isolante sotto i coppi, prima di fermare il calore riscalderemmo anche il sottotetto disabitato, con uno spreco di calore imperdonabile, senza considerare che la coibentazione sotto i coppi costerebbe molto di più ed avrebbe uno spessore massimo di 10—12 cm a causa di limiti strutturali, quindi meno efficace. Anche i più fortunati che hanno una botola di accesso ed uno spazio abbastanza alto da usare il sottotetto come ripostiglio, possono facilmente far posare l’isolante in fibra di cellulosa, in quanto basterà creare una struttura rigida da poterci camminare sopra, lasciando invece soffice ma compatto il resto dell’isolante per quello spazio non usato come deposito.

Si può fare anche nei tetti chiusi

In tutti i sottotetti chiusi si può entrare facilmente da sopra, spostando alcune tegole o coppi e togliendo un solo tavellone o pignatta per accedere così al solaio piano sottostante.
L’isolante viene portato all’interno attraverso un lungo tubo che, collegato alla macchina insufflatrice, permette all’operatore di raggiungere anche le parti più basse del tetto, vicino alla cornice più sensibile ai ponti termici, garantendo la posa di uno strato uniforme ed avvolgente, come fosse un unico pannello isolante senza giunzioni o fessure anche nei labirinti più complicati. Completata la posa dell’isolante in poche ore, si richiude il passaggio come prima dell’intervento.

Isolamento termico delle PARETI

UN COSTO MINIMO PER RIDURRE LA DISPERSIONE DI CALORE SU PARETI VUOTE

La tua casa ha le intercapedini dei muri vuote

Milioni di abitazioni e condomini in Italia e nel mondo sono state costruite lasciando un vuoto tra le due file di mattoni che compongono i muri esterni. Questa tecnica serviva in parte per pareggiare lo spessore dei pilastri in cemento che creano lo scheletro dell’edificio ed in parte per creare uno strato d’aria che spesso si credeva essere un buon isolante.
Quest’ultima teoria è solo in parte confermata dalla scienza moderna in quanto si è constatato che solo i primi 2 o 3 cm di aria ferma sono un buon isolante, mentre con l’aumentare dello spazio cominciano a muoversi le particelle d’aria che aiutano a disperdere il calore. Questo avviene ancora più velocemente se l’intercapedine non ermetica, comunica con la nicchia dei cassonetti delle tapparelle avvolgibili, per cui in inverno il calore che trapassa la prima foratina interna esce velocemente dalla feritoia dove scende la tapparella, insomma è come avere i muri fatti di un solo mattone sottile. Con la tecnica dell’insufflaggio si ferma questa ventilazione interna ma soprattutto si crea uno strato altamente isolante che frena il passaggio del calore e riduce i costi sia di riscaldamento che di raffrescamento della tua casa, basti pensare che ogni metro quadrato di intercapedine isolata con 10-12 cm porta ad un risparmio di 6—7 metri cubi di metano all’anno.

Come isolare i muri
Attraverso la tecnica di insufflaggio a secco, la fibra di cellulosa viene spinta all’interno delle intercapedini vuote con l’utilizzo di una turbina apposita che dà la giusta consistenza ai fiocchi a seconda dello spessore da riempire. Con questo sistema si sfruttano e si isolano tutte quelle parti dell’edificio che disperdono calore e dove sarebbe molto più costoso l’utilizzo di altri metodi di cappotto termico sia esterno che interno e senza alterare l’aspetto fisico delle superfici coibentate.
Durante ogni intervento viene eseguita la video ispezione dell’intercapedine per controllare eventuali impedimenti e garantire l’uniformità dell’applicazione che avviene praticando dei piccoli fori del diametro di 2,5÷3 cm e alla distanza di circa 1÷1,5 metri, sufficienti per riempire totalmente l’intercapedine con un compatto e inalterabile strato di isolante perfettamente traspirabile al vapore acqueo ma difficilmente attraversabile dal calore.
L’applicazione si svolge in una giornata il lavoro e senza comportare disagi per il committente: la preparazione dei fori per l’insufflaggio da fare internamente o esternamente ai muri avviene con l’utilizzo di punte aspiranti per ridurre al minimo la formazione di polveri e con la chiusura preventiva di eventuali fori comunicanti con l’intercapedine che in alcuni casi sono presenti all’interno dei cassonetti o cellini dell’avvolgibile della tapparella scorrevole, l’ambiente rimane pressoché pulito e non c’è da coprire o spostare quasi nulla. I fori vengono chiusi a filo muro e possono diventare invisibili dopo il semplice ritocco di un imbianchino.

Descrivici cosa vorresti isolare.